|
Ciao Reader, Come va? Recentemente, il tema di una nostra lezione di conversazione era la paura. Nel nostro lavoro, ascoltiamo tantissime storie che i nostri studenti ci raccontano ed è onestamente una delle parti migliori del nostro lavoro. Ma, nella Newsletter di oggi, ti voglio raccontare di quando una volta io (Clara) ho davvero avuto paura. Nella Newsletter di oggi troverai:
Sei pronto per la lezione di oggi? Benissimo, cominciamo! Summary of the newsletter in EnglishIn this newsletter we talk about fear, the theme of one of our recent conversation lessons. Clara shares a personal story from 2018, when she moved abroad alone for the first time and got lost in Poland without internet. From panic to noodles and relief, she learned that speaking the local language and asking for help can truly save the day. Ero sola, all'estero e spaventataLa prima volta che mi sono trasferita all'estero è stata settembre 2018. Dovevo andare a Breslavia (Wrocław), in Polonia, ma non c'era un volo diretto da Milano quel giorno. Quindi, il mio viaggio includeva varie tappe tra cui un autobus e un ostello. Ed è qui che la storia si fa interessante... Ero un po' nervosa, ma in teoria il viaggio era abbastanza facile. Appena atterrata da Milano alle 9 di sera, ho acceso il telefono e ho scoperto con terrore che internet non funzionava. A quanto pare, era dovuto a un difetto negli iPhone 5 venduti in Italia. Panico. Insomma, per una ragazza abituata a fare affidamento sul suo telefono, in un paese straniero, alle 9 di sera... non era la situazione ideale. Ma mi sono fatta forza: ho recuperato la valigia e sono uscita dall'aeroporto. C'erano due autobus e gli autisti non parlavano inglese (aiuto!). In qualche modo sono riuscita a capire che il primo autobus andava in centro e l'altro andava da un'altra parte. Quindi, ho fatto il biglietto e dopo qualche minuto l'autobus è partito. Arrivata in centro, mi sentivo soddisfatta: avevo completato la prima parte della missione nonostante le difficoltà. Ora c'era un altro problema però: dove si trovava l'ostello? Ero ancora senza internet ma avevo scritto su un quadernino il nome dell'ostello e l'indirizzo, quindi, mi sono messa a camminare sperando di andare verso il centro. Camminavo, camminavo... ma l'ostello non si trovava! Il cuore mi batteva sempre più forte e ho iniziato a sudare. L'unica soluzione era chiedere aiuto a un passante. Così, ho fermato la prima persona che passava vicino a me... una bambina! Immaginate: una bambina che vede una giovane donna sudata e spaventata con uno zaino, una valigia e che parlava polacco molto male. La bambina è corsa da sua mamma che, gentilmente, mi ha aiutato. Ho traumatizzato una bambina ma ne è valsa la pena! Sono riuscita ad arrivare in ostello, ho fatto il check in e sono entrata nella mia cameretta. Ero stanca, sudata e affamata ma molto sollevata e anche un po' fiera di me. Così, dopo una doccia veloce e una confezione di noodles istantanei, mi sono messa a letto pensando: "Sono sopravvissuta! E non ho neanche perso la valigia. Un miracolo!". Forse ti stai chiedendo: "Clara, perché non hai preso un taxi?" e la risposta è semplice: ero troppo squattrinata (= povera, senza soldi) per permettermi un taxi! Solo a scrivere questa storia e a rivivere quel momento... che paura! Ma che gioia essere arrivata sana e salva e devo dirlo: senza la conoscenza di un po' di polacco non so come avrei fatto. Letteralmente, parlare la lingua locale mi ha permesso di arrivare a destinazione sana e salva. Parla italiano come hai sempre sognatoVuoi superare la paura di fare errori e sentirti finalmente sicuro quando parli? Nel nostro corso di conversazione pratichi ogni settimana in un piccolo gruppo (3 studenti allo stesso livello) con l’attenzione personalizzata di un'insegnante esperta. Ricevi feedback mirato, impari nuove espressioni autentiche e ti liberi dei vecchi errori. È il modo più efficace per trasformare il tuo italiano. Se sei determinato a raggiungere i tuoi obiettivi, scopri di più qui: Che cosa ho imparatoQuindi, che cosa ho imparato da questo episodio? Per prima cosa: conoscere almeno un po' la lingua del paese dove ti trovi è fondamentale. Poi, ho imparato che ho uno spirito di adattamento più grande di quanto mi aspettassi! Infine, ho imparato che non c'è niente di male ad essere fragili e a chiedere aiuto. Chissà se la bambina polacca si ricorda ancora della pazza italiana con la valigia e lo zaino. Lei avrà sicuramente sempre un posto speciale nei miei ricordi. Se ti va, raccontami anche tu di un'esperienza in cui hai avuto paura e come l'hai superata. Possiamo riderci su insieme! Per concludereSpero che questa newsletter ti abbia fatto scoprire qualcosa di nuovo! Siamo alla fine. Ottimo lavoro 👏 Ci vediamo domenica prossima con una nuova lezione! My Italian Room - Clara & Martina Questa newsletter è stata scritta da Clara |
Get a free Italian lesson every Sunday! Join 3k+ learners and improve your Italian with engaging cultural insights, useful resources, and real Italian practice - all in Italian.
Ciao Reader, Come va? Oggi è domenica mattina e in Italia sono le 9. Clara scrive questa Newsletter ogni settimana, da 100 settimane. Martina la legge e la registra ogni settimana, da 100 settimane. Senza mai una pausa: non per il mal di gola o il raffreddore, nemmeno per le vacanze o per un imprevisto famigliare. Alcuni di voi leggono questa Newsletter ogni mattina da 100 settimane. Abbiamo scritto 100 Newsletter diverse, trattando temi simili ma senza mai usare le stesse parole. Sai perché...
Ciao Reader, Come va? La scorsa settimana ho parlato del mio fine settimana a Napoli. Come anticipato, oggi voglio continuare a parlarti di questa città magica, svelando altri 3 segreti che devi conoscere (l'ultimo è davvero incredibile). Nella Newsletter di oggi troverai: Summary of the newsletter in English 🆕 3 segreti di Napoli Clara risponde alle vostre domande Le risorse extra frasi per descrivere un'opera d'arte sono solo per i membri: trovi la versione audio della newsletter + il...
Ciao Reader, Come va? Qualche settimana fa, sono stata a Napoli. Era la mia seconda volta ma questa volta mi sembra di avere visto la città con occhi diversi. A volte, tornare in una città è come rileggere un libro: scopri sempre un aspetto nuovo. Ho visto Napoli con occhi nuovi anche grazie a Jerry, la guida che ho conosciuto durante un tour guidato. Fare un tour guidato con una guida locale è un'esperienza che amo e che ti consiglio perché permette di farsi un'idea della città in poco...